8.13.2008

BE AN URBAN CHEF WITH URBAN FOOD

Oliver Rowe set himself a challenge - to run a restaurant in the heart of London, having sourced all his ingredients from within the route of the London. With thanks to Eleonora Bottin www.bbc.co.uk/food/tv_and_radio/urbanchef_index.shtml www.dispenser.rai.it/showB.php?id=2752

8.12.2008

SI TO MATO? KUMATO: IL SUPERPOMODORO!

Dall’incrocio tra San Marzano e black tomato nasce l'oro nero (che in Gran Bretagna si vende a 10 euro al chilo) Un “Superpomodoro” ricco di vitamina C e licopene. Il vegetale destinato a rivoluzionare la nostra cultura dell’oro rosso nasce in Campania da una lunga stagione di ricerche e studi. Artefici della svolta alimentare sono un gruppo di ricercatori del Cnr di Napoli, guidati da Rocco De Prisco e Barbara Nicolaus. “Abbiamo intenzione di mettere insieme le proprietà salutistiche di due tipologie di pomodori: il nostro San Marzano e il black tomato, proveniente dalla Florida, ma di antica origine russa”. A parlare è Rocco De Prisco, padre del libro bianco sul pomodoro, premiato nel 2002 dall’Università di Lima in Perù (patria del tamarillo) con la laurea honoris causa per i suoi studi sulla valorizzazione delle proprietà scientifiche del vegetale. Il matrimonio genetico, rigorosamente al naturale, tra i semi delle due specie di pomodoro, darà vita a un “superpomodoro” che sarà piantato in campo aperto, nuovamente a S.Severino. Un progetto che potrà essere realizzato con soli 50 mila euro e che potrebbe dare una scossa al settore conserviero campano grazie alla sinergia tra industria, ricerca scientifica e grande distribuzione. www.kumato.eu

Michael Pollan

8.10.2008

LA STRATEGIA DELL'ORTO (URBANO)

Le grandi città hanno sempre costruito la propria identità in opposizione alla campagna, eppure da qualche tempo tra i terrain vagues e i cortili di condomini e piazze cementificate nascono e si diffondono i community gardens, microspazi in cui potrete trovare frutta e verdura seminata e coltivata in città. Questa nuova vocazione al giardinaggio, o per meglio dire alla coltivazione di piccoli ortaggi sfruttando gli spazi residui tra gli edifici o negli appartamenti (corti comuni, terrazzi, etc.) è tutt'altro che una moda e in alcuni casi può rappresentare la risposta più economica e più domestica ai problemi legati all'erosione dei poteri d'acquisto delle classi sociali più deboli. Oltre che un modo per garantirsi del cibo genuino e un buon passatempo. Kelly Coyne ed Erik Knutzen ci spiegano come e perchè tutto ciò può accadere nel loro manuale di agricoltura urbana intitolato The Urban Homestead. www. homegrownrevolution.org